78° Anniversario della Liberazione d’Italia
Il 25 aprile è una data significativa per la storia dell’Italia, infatti ogni anno si celebra l’Anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista e in questa importante ricorrenza la Consulta Provinciale degli Studenti non poteva restare indifferente: anzi siamo la voce dei giovani e delle nuove generazioni che ascoltano per l’ultima volta le testimonianze in maniera diretta di chi ha vissuto quel periodo atroce di circa 80 anni fa.
Le istituzioni della provincia di Rovigo ci hanno invitato alla celebrazione del 78° Anniversario della Liberazione d’Italia, chiedendoci di contribuire con una riflessione in quanto rappresentanti dei giovani di Rovigo.
In rappresentanza della Consulta eravamo in 6, con la professoressa Referente delle Politiche Giovanili Valeria Vettorato compresa; a rappresentare il Liceo Bocchi-Galilei c’ero io, Ruo Xin (Lisa) Chen, nonché Segretaria della CPS.
Il nostro intervento si è sviluppato attorno al racconto dell’eccidio di Villadose, accaduto esattamente il 25 aprile 1945, dove morirono persone innocenti, uccisi dalla spietatezza dei nazisti che umiliarono fino all’ultimo momento gli italiani a causa della morte di un soldato tedesco.
A presenziare c’erano il Sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, il Prefetto Clemente Di Nuzzo, professori, consiglieri della provincia, assessori e rappresentanti di associazioni, come per esempio l’ANPI.
L’incontro, cominciato alle ore 11, è terminato in piazza Vittorio Emanuele II con la cerimonia dell’alzabandiera e della deposizione delle corone, terminando con un corteo verso i monumenti significativi ai caduti.
Presenziare in un evento di così grande portata mi ha fatto riflettere profondamente sul ruolo che possiedo in quanto giovane-adulta: essere messa di fronte a così tante autorità mi ha innescato la consapevolezza di essere matura per affrontare tematiche drammatiche della storia italiana, ma allo stesso tempo è stato un confronto generazionale, infatti ho il compito di tramandare le importanti testimonianze dirette che ho avuto occasione di ascoltare.
Essere a tu per tu con tantissime persone che celebrano il valore della libertà è stato simbolico: l’evento ha innescato l’ascolto e il rispetto, che sono i valori per essere cittadini dell’Italia, dell’Europa e del mondo.